La dieta di South Beach è stata ideata dal cardiologo statunitense (Miami) Arthur Agaston. E' una dieta studiata per pazienti diabetici e cardiopatici.
Uno dei cardini della dieta di South Beach è l'indice glicemico (IG). l'indice glicemico lo abbiamo già incontrato in altre diete, ma vale la pena ricordare cosa è: quando mangiamo un qualsiasi alimento esso provocherà un aumento del livello glicemico (cioè gli zuccheri) nel nostro sangue. Alcuni alimenti fanno aumentare molto questo livello glicemico (sono gli alimenti ad alto indice glicemico, sfavorevoli per la dieta), l'esempio classico è lo zucchero al quale è stato dato un IG di 100. Ci sono poi degli alimenti che fanno innalzare meno il livello glicemico nel sangue (sono gli alimenti a basso indice glicemico, favorevoli per la dieta). Ci sono delle tabelle apposite per sapere quali sono gli alimenti con alto, medio e basso indice glicemico. Vi segnalo le tabelle del sito dell'AUSL di Rimini, messa in rete proprio per i pazienti diabetici asl Rimini indice glicemico.
I pasti possono essere di porzioni normali. Cioè le quantità di cibo sono libere, basta scegliere gli alimenti del gruppo a basso indice glicemico.
Uno degli svantaggi più grossi di questa dieta è il fatto che nella prima fase (che dura circa 15 giorni) si deve fare a meno di frutta e ortaggi, con una possibile carenza di vitamine.
E' una dieta che dà buoni risultati, ma si consiglia comunque di farsi seguire da personale sanitario qualificato.
No comments:
Post a Comment