“Cheesecake con dulce de leche”
Buon lunedì a tutti, purtroppo “ pongo l’accento” è arrivato l’autunno, portando con sé pioggia, vento e temperature diminuite in modo brusco...
Allora per riscaldare il cuore “diciamo gli occhi ed anche il palato” ho voluto preparare questo “ Cheesecake” con una crema straordinaria. Pensate amici ha solo il 6% di grassi, non ci si può credere? E invece è proprio cosi! Ha un sapore così; delicato, un profumo inebriante, e quel gusto, amici quella gustosità di caramelle mou…
Vi consiglio di provarla non ve ne pentirete, vi racconto quest’aneddoto per farvi carpire quanto sia delicata. Nel momento che la “Delixia” mi ha reso omaggio di questo campione, appena arrivato, pensate da un piccolissimo assaggio, la stavo divorando a cucchiaiate, no ma è troppo buona… ehm per fortuna che dovevo pranzare altrimenti, non avrei potuto deliziarvi con questa ricetta L J.
Oggi vado a presentarvi un dolce da leccarsi i baffetti… J
Ci occorre:
250 gr di biscotti “digestivi”
90 gr di burro ”fusi”
Per la crema.
175 gr di latte,
400 di panna montata io ho usato “Hulala”
25 gr di miele
25 gr di zucchero
100 gr di burro
3 fogli di gelatina, comunemente chiamata “colla di pesce”.
E la regina “ un vasetto da 330 gr di Dolce di Latte”
Frulliamo i biscotti, che andremo a unire al burro fuso, per poi inserirlo in una teglia “con cerchio apribile da 24”e in frigo a riposare.
Versiamo il latte, lo zucchero, il miele in una pentola e facciamo andare a fiamma bassa, sino a che lo zucchero non sia perfettamente sciolto.
Dopo diche versi il composto direttamente sul “Dolce di Latte” amalgami, aggiungi il burro morbido ma non fuso, La gelatina in precedenza immersi in 30 grammi di acqua e poi fatta sciogliere in un goccio di latte a fiamma bassa. Appena sciolta la gelatina versarla immediatamente nella crema, ove si aggiungerà la panna montata.
Versiamo la crema ottenuta nel fondo biscotto, livellare il tutto e porre in frigo per almeno sei ore.
Io l’ho decorato con decori di“caramello, e riccioli di cioccolato, lamelle di mandorle”.
Scusate se mi sono dilungata.
Grazie di aver letto
Antonella.
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