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Un progetto di solidarietà a lungo ‘raggio’.


il 22 dicembre coinvolgerà Roma con un 
flash mob di raccolta fondi per i bambini del Bangladesh e che vedrà
anche la partecipazione degli utenti dei social network e di alcuni vip
(tra cui Maria Grazia Cucinotta, Carlo Verdone, Luca Argentero,
Christian De Sica).
Si tratta di una campagna promossa da Unilever a sostegno del Programma
Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), che ha lo scopo di donare
700.000 pasti ai bambini di Bangladesh e Indonesia. Il culmine della
raccolta fondi è previsto alle 13 del 22 dicembre, quando i partecipanti
(sia live che online) metteranno in pausa il loro pranzo, in attesa di
raggiungere la quota prestabilita di donazioni. 
Nel 2006 la nota multinazionale Unilever, i cui prodotti spaziano dalla
maionese Calvè, alla linea cosmetica Dove, al Thè Lipton, ai gelati 
Algida, stabiliva una partnership globale con il Programma Alimentare
Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) chiamata ‘Together for Child
Vitality’. Scopo dell’ iniziativa, che prosegue ancora oggi sotto il
nome di Project Laser Beam, è sradicare la povertà e la malnutrizione
infantile, focalizzando l’ attenzione su una specifica parte del globo.
Dal 2007 ad oggi, grazie a questo progetto, ed a questa partnership,
migliaia di persone sono state coinvolte in attività di raccolta fondi,
in ben 50 paesi differenti.Famoso il World Food Day, un’ iniziativa
lanciata dalle Nazioni Unite più di trent’anni fa, sposata da Unilever
nel 2008, e Walk The World, una corsa mondiale della durata di 24 ore
allo scopo di porre l’attenzione pubblica sul problema della
malnutrizione. Walk the World solo nel 2010 ha raccolto la
partecipazione di 150.000 persone, in 70 diversi paesi del mondo.
Unilever in Italia da anni partecipa a queste iniziative e organizza
raccolte fondi: negli ultimi due anni ha contribuito al progetto di
alimentazione scolastica del WFP, donando circa 1 milione di pasti.
L’anno scorso Unilever rinnovava la sua collaborazione globale con il
WFP insieme ad altri tre partner di prim’ordine: DSM, Kraft Foods e
Global Alliance for Improved Nutrition, dando vita a Project Laser
Beam, un piano d’ intervento concreto per combattere la fame nel mondo.
Cinque le chiavi d’intervento stabilite dal Project Laser Beam per
rendere immediato il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini:
dare la certezza ad ognuno di essi di trovare cibo all’interno della
propria casa, aumentare i valori nutrizionale degli alimenti consumati
giornalmente, migliorare le pratiche igieniche, aumentare in maniera
decisa il trattamento per i casi di malnutrizione, e per concludere
migliorare l’allattamento per i neonati, intervenendo in primis sulla
nutrizione delle madri. Per fare ciò Unilever ha scelto, per il primo
anno, di focalizzare il proprio contributo sulla regione dello
Satkhira, area del sud – ovest del Bangladesh, e sull’Indonesia,
considerando il dato sconcertante che quasi un quarto della popolazione
mondiale dei bambini che soffrono di malnutrizione, si trova proprio in
quell’area. Il progetto Pranzo in Pausa, va dritto al cuore del problema
della malnutrizione infantile, problema che Unilever da anni cerca di
affrontare coinvolgendo i propri dipendenti e i propri consumatori.
Pranzo in Pausa vuole unire gli italiani ed invitarli a sedersi davanti
alla stessa tavola, in un unico immenso pranzo virtuale la cui
partecipazione è libera e spontanea e i cui ospiti d’onore saranno i
bambini del Bangladesh e dell’Indonesia. E, come in una vera famiglia,
un pranzo non inizia finché non ci sono tutti, così la pausa pranzo, o
il Pranzo in Pausa, non avrà inizio finché a tavola non si saranno
seduti anche i bambini del Bangladesh e dellIndonesia, cioè finché non
sarà raggiunta una considerevole somma di donazioni.
Scopo di questa inziativa charity è donare 700.000 pasti per i bambini
dello Satkhira, dove un pasto costa solo 0.20 centesimi di euro. Per
maggiori informazioni, per aderire, per donare o prendere parte al flash 
mob: www.pranzoinpausa.com
Amici "Blogger" Diffondiamo quest'iniziativa di "solidarietà".
Grazie sin d'ora.
Antonella.

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