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Ricetta spaghetti al pomodoro e profumo di rosmarino

Questa è una delle ricette più semplici ma, allo stesso tempo saporite, da fare in pochissimi minuti. Un sugo diverso dal solito pomodoro e basilico.

Dosi per 4 persone:

  • 500gr di pomodoro fresco o polpa di buona qualità (di solito uso la Mutti)
  • 1 rametto di rosmarino fresco
  • 2 spicchi di aglio
  • mezzo bicchiere di olio extra vergine (in questa ricetta preferisco olii pugliesi o siciliani)
  • sale q.b.
Preparazione:
  1. Lavare bene il rosmarino, mantenendolo in un unico rametto ed eliminando tutti gli aghi che potrebbero staccarsi durante la preparazione (di norma sono quelli più rovinati e si staccano da soli sfregando leggermente) e che potrebbero dar fastidio mangiando;
  2. Scottare i pomodori ed eliminare la buccia. Una volta eliminata la buccia, tagliare la polpa dei pomodori in cubetti di medie dimensioni. Se usate la polpa pronta, è già tutto fatto :-) 
  3. Spellare l'aglio;
  4. Mettere 3/4 dell'olio in un tegame largo e, una volta caldo, far rosolare l'aglio. Non appena insaporito l'olio, aggiungere il pomodoro e mescolare con un cucchiaio di legno. Fate cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti, lasciando il sugo abbastanza liquido;
  5. Nel frattempo, portare a ebollizione l'acqua per la pasta, aggiungendo poco sale grosso non appena arriva a ebollizione. 
Consiglio spaghetti abbastanza fini. Io uso solo una marca di pasta: Garofalo.
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"Torta Aspettando la primavera"

“Torta aspettando la primavera”



Con un dolce incantesimo colmerò i vostri cuori.
Ai primi raggi di sole l’incantesimo si scioglie, l’aria è più fresca e profuma di primavera, che porta tanta felicità e allegria.
Vi renderò il sole più caldo, i fiori più colorati, le foglie verdi.
Portando tanta gioia e letizia…






Ciao miei amici,
Vi presento la torta che ho realizzato ieri per il mio compleanno. J
Farcita con crema al cioccolato e crema pasticcera.
Ricoperta dapprima con ganache al cioccolato bianco.
E poi con la mitica e adorata “pasta di zucchero”.
Era di una bontà e delicatezza, sublime…





Spero vi piaccia
Un abbraccio grande
Alla prossima
Antonella.



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Quello che abbiamo fatto, quello appena fatto e quello che faremo...


Eh, sì per chi l'aspettava, lo so... sono assolutamente indietro con le foto e i resoconti dei corsi. Ma ormai vivo in perenne ritardo.

A settembre sono partiti di nuovo, dopo la pausa estiva, i corsi con il programma del pane a lievitazione naturale, il babà e le pesche dolci. E' stato l'ultimo giro, poi ci siamo dedicati ai corsi natalizi.







Abbiamo impastato da nord a sud, da Padova a
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"I Cantucci"



Cantucci”
Buonasera amici J
Sono appena tornata a casa, dopo aver fatto una bellissima esperienza, e conoscenza di una persona fantastica…
Spero succeda anche a voi, che dopo tal esperienza vi metta di buon’umore a tal punto da tornare nel proprio appartamento al calduccio, e scrivere, stendere all’infinito e quello che è successo a me questa sera J sono cosi su di giri che vi voglio deliziare con questa ricetta, “meravigliosa del grande pasticcere Montersino”.



Vediamo cosa ci occorre per poterli realizzare:
360 gr di burro a pomata
700 gr di zucchero semolato
400 gr di uova intere
5 gr di sale
1 gr di bacche di vaniglia
1 grammo di noce moscata
1 kg di farina (00) "Rosignoli"
500 di mandorle con la pellicina
10 gr di lievito per dolci.
Preparazione
Inseriamo nell’impastatrice il burro morbido, e lo zucchero e facciamo lavorare, mentre monta aggiungiamo la vaniglia e una grattata di noce moscata.
nel frattempo ci setacciamo la farina, iniziamo a versare a filo le uova in precedenza sbattute.
Poco per volta, appena s’incorpora tutti i liquidi non ci resta che unire poca alla volta la farina, appena incorporate quest’ultima, si aggiungono il lievito e il sale.
A questo punto incorporiamo le mandorle intere.




Ora spengiamo l’impastatrice, quindi infariniamo il tavolo da lavoro, prendiamo il nostro bell’impasto e andiamo a crearci dei salami non troppo grandi.
Mettiamo in teglia e via in forno caldo per un quarto d’ora a 170 gradi norma ventilata, appena si coloriscono li tagliamo molto delicatamente, per dare la forma del “cantuccio”.
E li riponiamo nel forno rivolti verso l’alto e li lasciamo asciugare per dieci minuti, per poi rivoltarli sotto sopra e farli stare per altri dieci minuti.
Far raffreddare e conservare.
Sono uno spettacolo di bontà ;)




Alla prossima vi abbraccio tutti

Antonella.



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"Comunicato stampa Olio Dante"

CONDISANO, L’OLIO EXTRA VERGINE ARRICCHITO CON VITAMINA D

Bastano due cucchiai al giorno per rinforzare le ossa e regolarizzare l’organismo

Due cucchiai di olio al giorno per assumere la quantità di Vitamina D di cui il nostro organismo ha bisogno e far fronte ad una carenza che nel mondo interessa circa 1 miliardo di persone.
Per la prima volta, dunque, sarà possibile provvedere al proprio fabbisogno giornaliero di Vitamina D semplicemente condendo i pasti con l’Olio di Oliva “Condisano”, studiato dai ricercatori degli Oleifici Mataluni - in collaborazione con il Dipartimento di Endocrinologia e Oncologia Molecolare e Clinica, e con il Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università di Napoli “Federico II” - in base alle esigenze nutrizionali diffuse nella popolazione italiana e in specifiche categorie di consumatori.
In Italia, infatti, l’insufficienza di Vitamina D è particolarmente frequente, tanto da interessare il 76% delle donne sopra i 60 anni, ed il 65% delle donne di età compresa tra i 20 ed i 50 anni.
L’importante innovazione sarà presentata oggi, alle ore 14, nell’ambito del III Workshop della Rete degli Endocrinologi, intitolato “L’osteoporosi nel III millennio: dalla fisiopatologia alla terapia”, in programma presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Aula M. Minozzi - Edificio 1 - II Policlinico).
 “L’evento nasce dalla necessità di individuare criteri guida per definire l’accesso alla diagnostica e al trattamento farmacologico del paziente affetto da osteoporosi- afferma la professoressa Annamaria Colao del Dipartimento di Endocrinologia ed Oncologia Molecolare e Clinica - che viene oggi considerata una malattia di rilevanza sociale. La sua incidenza aumenta con l’età sino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre gli ottant’anni. Si stima che ci siano, in Italia, circa 3,5 milioni di donne ed 1 milione di uomini affetti da osteoporosi. Affronteremo questioni cruciali, oggi molto dibattute, sul trattamento con il Calcio e la Vitamina D nelle malattie da fragilità scheletrica e su alcune emergenze terapeutiche che il clinico può trovarsi a dover affrontare”.
La carenza di Vitamina D può tradursi in una condizione di fragilità delle ossa, con aumento del rischio di rachitismo nei bambini e di fratture, soprattutto del femore, nelle persone anziane (secondo le stime, sono 5 milioni gli italiani che soffrono di osteoporosi). Inoltre, essendo implicata nella regolazione della crescita cellulare con un’attività anti-proliferativa, la Vitamina D può esercitare un ruolo importante nella riduzione del rischio di alcuni tumori.
La Vitamina D è molto liposolubile - spiega Elena De Marco, Responsabile Centro di Ricerca Oleifici Mataluni - e l’olio rappresenta un alimento ideale per veicolarla nel nostro organismo. Arricchire l’olio di oliva, ingrediente principale della dieta quotidiana della maggior parte degli italiani, è la soluzione più adatta per assumere, semplicemente condendo i propri piatti con gusto e con tutte le proprietà nutrizionali dell’olio extra vergine di oliva, la quantità di Vitamina D di cui il nostro organismo ha bisogno ogni giorno. Sono sufficienti due cucchiai da cucina, corrispondenti a 20 grammi, per soddisfare la Razione Giornaliera Raccomandata per un adulto, fissata in 5 microgrammi dalla Direttiva Comunitaria”.
Alla conferenza stampa, interverranno le endocrinologhe Annamaria Colao e Carolina Di Somma, Responsabili scientifiche dell’evento; Elena De Marco, Responsabile del Centro di Ricerca degli Oleifici Mataluni; Raffaele Calabrò, Consigliere per la Sanità della Regione Campania; Vito Amendolara, Consigliere per l’Agricoltura della Regione Campania; Michele Schiano, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale; gli Assessori regionali Caterina Miraglia e Guido Trombetti; Giuseppina Tommasielli, Assessore comunale; e Gennarino Masiello, Presidente Camera di Commercio di Benevento.




Alla prossima 
Antonella.
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Bucatini al pesto di “Melanzane”.



Bucatini al pesto di “Melanzane”.
Buonasera a tutti… vorrei augurarvi un buon Anno, ma credetemi per quello che sta accadendo in Italia, non me la sento di dire stupidaggini, pronunciare che tutto andrà al posto, e che le persone permettetemi di dire “normali” riusciranno ad alzarsi dopo questa batosta che stiamo subendo L.
Io il futuro lo vedo per davvero assai triste, e nessuno spiraglio che il tutto si risistemi, ogni giorno e faticoso leggere i quotidiani, e difficile fare qualsiasi cosa, o anche pensare qualsiasi realtà oggettiva!
Vabbè vi presento questo primo piatto che almeno il palato, un pochino farà rallegrar J.
Preso spunto di questa meravigliosa ricetta da “Cucina Italiana”
Vediamo cosa ci occorre per realizzare:
400 gr di melanzane
350 gr di bucatini, va benissimo qualsiasi tipa di pasta.
1 spicchio d’aglio
Formaggio grattugiato
Pomodoro
Prezzemolo
Origano
Basilico
Olio extravergine d’oliva “ vi consiglio Dante, è di una delicatezza “.
Sale q.b.
Preparazione:
Tagliare in due le melanzane per lungo. Incidere la polpa e appoggiare dalla parte del taglio su una teglia unta e cosparsa di origano.



Infornate a 200 °C per 20’, trascorso il tempo, sformate, ho usato il tappetino in silicone della "Happy flex" comodissimo, e scavate la polpa.
Mentre cuociono i bucatini, tritate prezzemolo, basilico e aglio, unite alla polpa della melanzana, passata al mixer per renderla pesto, e condite con 20 gr di formaggio 45 gr di olio “Dante” salare.




 Scolare la pasta, rimetterla nella pentola e far saltare con il pesto ottenuto.
Decorare i piatti con pomodoro.
Spero vi piaccia, è di una bontà, vale il provare per credere J.
Alla prossima
Antonella.
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